L'antica origine del borgo suggerisce l'ipotesi di un'altrettanta antica origine della chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria, ma solo dal 1263 è accertata l'esistenza di una chiesa collegiata.
Leggermente in posizione rialzata rispetto al centro del paese, su una deliziosa collina, venne ricostruita nel 1740 e ingrandita nel 1859.
Vi si accede salendo un'imponente gradinata di 81 scalini, costruita nel 1860.
All'interno conserva una celebre tela del 1500 di Bartolomeo Montagna, che raffigura la Vergine, San Giuseppe e il Bambino.
Di pregio sono l'altar maggiore, in marmo di Carrara, con le statue dei santi Pietro e Paolo, e i cinque altari barocchi, uno dei quali dedicato a San Gaetano Thiene, patrono di Orgiano.
Il campanile è un maestoso torrione risalente al 1500.
Di notevole valore artistico è anche un crocifisso ligneo del 1400, posto nella parete centrale del presbiterio.                    

La sacra famiglia                                                                                   

Un capolavoro di indiscusso valore, custodito nella Chiesa Arcipretale di Orgiano ancor dal suo nascere, è certamente il meraviglioso quadro di Bartolomeo Montagna, che rappresenta Gesù bambino adorato da Maria Santissima e da S. Giuseppe.
Il Montagna è, senza tema di smentita, il più grande dei pittori vicentini Infatti scrive anche Franco Barbieri nel volume " Questa è Vicenza" (1954) ": -né le ragioni storiche, né quelle più propriamente stilistiche, possono togliere al Montagna il vanto di una sua posizione di genius loci acquisitagli ormai da secolare tradizione". Per questo la Pinacoteca della città di Vicenza ha dedicato a lui una delle sue maggiori sale.
Bartolomeo nacque a Vicenza verso il 1450; quasi sicuramente al Biron. Il suo cognome è Cincani, ma ebbe poi il soprannome di Montagna.
Nel 1500 egli è all'apogeo della sua attività di artista. In quell'anno scrive il Borenius, eminente studioso inglese: Il nostro pittore compie due opere importantissime, nelle quali è evidente la ricerca degli effetti ricchi di colore: la Pietà della Madonna di Monte Berico (che ancor oggi noi ammiriamo a destra dell' Altar maggiore) e la Vergine con S. Giuseppe adoranti Cristo nella Chiesa Arcipretale di Orgiano. È dunque contemporanea, 1a nostra pala, a quella di Monte Berico, dinanzi alla quale folle innumerevoli si sono prostrate e si prostrano in preghiera ed in ammirazione.
Della nostra in particolare, il Borenius. stesso dice: "La semplice, imponente composizione della pala di Orgiano mostra la Vergine e S. Giuseppe inginocchiati simmetricamente ai lati del bambino Gesù. Questi sta su un rialto, in atto benedicente: la sua posizione eretta è in aperto contrasto con le delicate linee curve dei suoi adoratori, e lo fa necessariamente apparire la figura principale del quadro. Leccellenza del disegno di questa composizione merita considerazioni speciali" .
Il quadro è sempre stato (eccetto nei tempi pericolosi delle guerre in cui fu asportato) sul terzo altare a destra di chi entra dalla porta maggiore.
La Vergine indossa una tunica cremisi, manto blu con fodera verde e zendalo (drappo fine di seta) color violetto. S. Giuseppe ha una tunica verde e un mantello vermiglio.
Dietro a loro, a sinistra, si vede una fabbrica diroccata, più indietro, a destra, una città sopra un colle; e finalmente, nella lontananza, la catena azzurra delle Alpi. Su un cartellino, in basso, a destra, c'è data e firma: Opus Bartolomei Montagna MCCCCC. Il tutto è su tela, con sommità ad arco.

Assenza di barriere architettoniche.

Costo: gratuito.